Non abbandoniamoli

Posted on 4 luglio 2009

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4 luglio 2009

Cari fratelli, l’ultimo lavoro di Roberto De Mattei, “La liturgia della Chiesa nell’epoca della secolarizzazione”, che a dispetto del titolo è il più sintetico, equilibrato e persuasivo testo sul rito tridentino, mi ha procurato una visione: adesso so che esistono i credenti e gli ipocredenti. Il rito di Paolo VI è stato pensato per questi ultimi, che più di Cristo adorano le chitarre, le lotterie, le braghe corte, le gite in pullman, i tornei di calcetto, l’Azione Cattolica, le grigliate, i concorsi fotografici, tutta la chincaglieria parrocchiale che a noi credenti spesso sembra la giusta punizione per i nostri peccati. Ma non possiamo abbandonarli al loro orrore, sarebbe comodo però non sarebbe cristiano. Chiunque ne abbia la possibilità, adotti un ipocredente, anche a distanza. A volte può bastare un dono che costa poco o nulla, un bastoncino d’incenso, una croce in legno d’olivo degli artigiani di Betlemme, un mp3 con “Veni Creator Spiritus” cantato da Giovanni Lindo Ferretti, per portare una luce in quella terribile indigenza spirituale.

© 2009 – FOGLIO QUOTIDIANO

di Camillo Langone